Questo libro è arrivato in libreria circa un mese fa ed io me lo sono letto subito, prima di partire per Rimini, in vista del Festival Mare di Libri.
Le autrici, Annalisa Strada e Ludovica Cima già erano una certezza e difatti mi è piaciuto. Una storia travagliata e piena di domande quella di Viola: vive con la nonna ed i genitori, sempre lontani, sembrano non interessarsi per nulla a lei.
Il motivo c'è, lascio poi a voi giudicare (perché un giudizio personale naturalmente ci scappa!) se valido oppure no.
"La scuola, il giovedì, finiva a mezzogiorno e la nonna rientrava per le dodici e mezzo. Viola teneva nel diario un permesso firmato per uscita anticipata perché la nonna si fidava di lei e ripeteva: "Non si sa mai, se capita qualcosa puoi arrivare prima anche se io non riesco a chiamare la segreteria".
Succedeva così dalle elementari e Viola non aveva mai usato il bonus del permesso. Quel giovedì, però, aveva un'ottima ragione per approfittarne. Se fosse uscita alle undici, avrebbe avuto almeno un'ora e mezza per mettere a punto il suo piano.
Uscì dal cancello della scuola soffocando il senso di colpa e corse a casa più in fretta che poteva. Si chiuse la porta alle spalle e, appena fu sicura di essere sola, avviò la propria indagine."
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