Mario Lodi, 37,5 km di preparazione...

Eccomi qui.
Chi ci segue su facebook ieri sera ha probabilmente letto il mio post: "Domani mi aspettano 9 classi della primaria "Calvino" di Via Liguria a Cologno Monzese: vado a presentargli Mario Lodi. Per scaricare la tensione oggi ho fatto 10 km a piedi e quasi 28 km in bicicletta.
Se non altro se domani mattina mi tremeranno le gambe potrò dare la colpa alla stanchezza..."
 
Ebbene sì, ero un po' tesa e parecchio emozionata. Lo so, molti bambini già mi conoscevano, sono stati in libreria per le visite guidate, li ho incontrati con Laura Bonalumi, Linda Newbery e Angelo Petrosino, ma mica era la stessa cosa...oggi dovevo parlare io!
 
Beh, ce l'ho fatta, nonostante le gambe (NDR: che in realtà non tremavano, risentivano solo dell'acido lattico ancora in circolo da ieri!) ed è stata davvero una bellissima esperienza!
 
Mi sono presentata con il mio alberello, le mie foglioline ricamate con i nomi, una bellissima mongolfiera colorata e un Cipì piuttosto fantasioso tutto viola (!), ma si capiva che era Cipì, parola di bambini!
 
Gli ho raccontato quello che sapevo di questo grande Maestro, dei suoi libri, del suo modo di fare scuola, seduto tra i banchi, inventando storie con i suoi alunni viaggiando con la fantasia vivendo la vita vera.
I bambini sono stati attenti, mi hanno ascoltato incantati quando ho letto loro brani dai libri.
Hanno aperto un acceso dibattito a proposito dei "gemelli e dello specchio" del racconto tratto da "Bambini e cannoni": perché "i gemelli nello specchio non è vero che parlavano, muovevano solo la bocca, ma non uscivano le parole"; hanno naturalmente riso quando Gianbattista salta fuori dall'acqua perché gli scappa la cacca ed hanno certamente chiesto se facendo un buco in fondo alla cesta de "La Mongolfiera" non ci fosse pericolo che il tutto cadesse in testa alla gente.
 
Qualcuno, tra loro, ha detto che preparando la valigia per un lungo viaggio, ci metterebbe dentro dei libri e questo è stato molto bello.
 
Alcuni erano molto interessati alla sua vita familiare: come si chiamava sua moglie, quanti figli aveva e addirittura (giusto per stare in tema di arcobaleni) una bimba mi ha chiesto se, per caso, oltre alla moglie, avesse anche "una compagna"...
 
Alla fine un bambino di terza mi ha chiesto il microfono e a tradimento mi ha detto: "Sei bellissima!"
 
Ecco, una giornata di vita vera, da libraia, perché mi piace pensare che sia questo mio lavoro, che faccio con tanta passione, a rendermi "così" ai loro occhi.
 




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