La scolopendra non entra in classe

"Forse se nella scuola entrassero anche alcuni animali, ad esempio nelle ore di scienze, la mattina sarebbe coinvolgente: un riccio, un coniglio, una tartaruga rallegrerebbero le lezioni che altrimenti dettate sul foglio risultano aride. Invece siamo rimaste al fagiolo che cresce nell'ovatta umida o alla patata americana che immersa dell'acqua produce foglie."
"C'è infatti un tempo per imparare e un tempo per giocare e fantasticare. La scuola dovrebbe dare un senso ad entrambi per farsi amare."

"La scolopendra non entra in classe" di Pina Tromellini e Sonia M.L. Possentini (Ed. Mammeonline)



Perchè anche i grandi e gli insegnanti a volte sbagliano. E perchè forse, se proviamo tutti a vedere la scuola dal basso, come la vedono i bambini, potremmo trovare molti spunti interessanti da questa lettura.

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